Ivana Belotti

In terra padana, nella vita semplice dei contadini del primo novecento, una giovane donna, Maria, si sente profondamente insoddisfatta della propria condizione. “Zio, come si può trovare la felicità?”, chiederà un giorno allo zio Arturo, arzillo settantacinquenne innamorato della sua professione di vasaio. Sarà da questa domanda che inizierà per la ragazza un imprevedibile viaggio nella terra di Luminia. Quello di Maria sarà un viaggio complesso e faticoso: vivrà momenti terribili nella “Città degli Illusionisti”, edificanti nella enigmatica “Casa di Esse”; incontrerà personaggi fantastici come l’eterea Dama Bianca, o orribili, come l’inquietante strega Lividia. Obiettivo da raggiungere sarà una porta di cui si sa poco o nulla; unica certezza è che la felicità cercata si trova oltre ad essa. Non sarà facile arrivare alla meta, ma accompagnata dalla speranza e dal ricordo dello zio, riuscirà infine a raggiungere quel luogo: dove questo sia, e cosa in esso si possa trovare, diverrà anche il nostro interrogativo perché, in fondo, il viaggio a Luminia è il viaggio nella vita di ciascuno di noi.