Seby Leonardi

“Una seconda possibilità” racconta la storia travagliata di Chris, un bambino di nove anni, considerato da strani esseri il prescelto per un’enigmatica missione. Fra varie vicissitudini, improbabili incontri e viaggi che vanno oltre l’immaginazione, scopre che non tutto è come sembra e che la realtà non è come noi la conosciamo. Ciò nonostante fa di tutto per realizzare il suo sogno: avere una seconda possibilità, una famiglia che ha perso e che rivuole a tutti i costi. Riscopre il piacere di vivere, l’importanza dell’amicizia, vive il suo primo amore, ma si accorge, a sue spese, che niente dura per sempre e che il suo passato continua a perseguitarlo, influenzando le sue scelte, intromettendosi nel suo futuro e rendendolo schiavo del suo destino. Si rende conto che le scelte necessarie sono quelle più dolorose, perché capisce che la missione datagli esula dall’importanza dei suoi stessi desideri, costringendolo a rinunciare a ciò che ama di più. Ma è nelle cose più insignificanti che Chris scopre il senso della sua vita, come se gli fosse stato rivelato in un sogno. Lo stile utilizzato è molto simile al genere fantasy di Stephen king, sia come tecnica di scrittura (utilizzando flashback, descrizioni di posti reali, ma reinventati, caratteri e psicologia dei personaggi resi reali anche dal punto di vista del loro vissuto), sia dalla tipologia del racconto, basato su fatti fantastici e surreali, ma ambientati in un mondo fatto da gente comune, gente di tutti i giorni, che vive, gioisce e soffre come chiunque in questo mondo. Lo scopo prefissato col libro è quello di far capire che c’è sempre una “seconda possibilità” nella vita, che ci crediamo o no e non bisogna mai arrendersi: anche quando le cose si mettono male e sembra che il mondo ci stia cadendo addosso, c’è sempre un risvolto dei fatti e bisogna essere capaci di coglierlo e ricominciare, così come fa Chris, il piccolo protagonista della storia, che lascia il lettore in sospeso fino ad un finale inaspettato.