IL MAPPATORE
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Belgrado, primi anni Novanta: mentre l’Europa osserva attonita e incredula il conflitto nei Balcani, una guerra alle porte di casa fino ad allora creduta impossibile, Boris e Ana si conoscono e si innamorano durante la loro militanza tra le file di uno dei tanti movimenti indipendentisti.
La fine del conflitto e le conseguenti indagini ad opera delle varie Commissioni di inchiesta internazionali, li portano a scegliere la fuga, la ricerca di una vita nuova, discreta, clandestina; una possibilità di ricominciare, nuove opportunità che fino ad allora la vita sembrava aver loro negate.
Parigi, giorni nostri: Isaac Heisemberg, italiano a dispetto del proprio nome, famiglia ebrea, assicuratore con il pallino della cartografia, osserva indolente e rassegnato la fine del suo matrimonio e subisce passivamente un lavoro ed una vita che non lo soddisfano, non più, almeno.
Non poteva immaginare che quella mattina, fredda e umida come tante altre, la sua vita avrebbe avuto una svolta. A causa di un banale incidente si risveglia in una piccola camera di ospedale, dolorante e con la prospettiva di una lunga e faticosa riabilitazione. L’amicizia che in questo lungo periodo nasce con Ben, uomo dal fisico possente e dal passato misterioso, anch’esso costretto ad una lunga degenza, gli darà l’impulso e le motivazioni per riprendere in mano la propria vita.
Tornato in Italia riesce a fare della sua passione, la cartografia, il suo lavoro, ed è proprio durante uno dei suoi quotidiani spostamenti che, casualmente, conosce Louban e Danica, due anziani, cordiali e ospitali, con i quali instaura una singolare amicizia. Non immagina, non può sapere che i due anziani nuovi amici, così discreti e riservati, celino dietro alle loro false identità un passato scomodo e ingombrante.
Fino a quando il passato bussa alla loro porta, implacabile, inaspettato. Un passato che presenta il suo conto e che sembra non fare sconti; un passato che ha le sembianze di Djurd Ostic, feroce, cinico, spietato, ex militare al soldo del vecchio regime serbo.
E tutto cambia, tutto assume un colore diverso; le poche deboli certezze vacillano, chi si credeva essere qualcuno, si scopre essere diverso; niente e nessuno sarà più come prima e l’ineluttabile improvvisa consapevolezza di dirigere il proprio cammino verso una conclusione dai contorni nebulosi e incerti.
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sabrina
ha scritto:
Voto:
inserito: 02.10.2017 11:10
Una storia molto originale ,una lettura che coinvolge sempre e man mano di piu' . Curata in ogni minimo dettaglio,grazie all'autore bravissino nella descrizione di questi ed anche di ogni singolo personaggio.Riesce a trasmettere delke emizioni tali da immedesimarsi e trascinare e far in modo di assaporare tutto come in un bellissimo viaggio.Bravivissimo...e complimenti Roberto.
carolina
ha scritto:
Voto:
inserito: 07.05.2016 15:29
Nonostante le sue oltre 500 pagine, non stanca mai e anzi, ti prende. La trama è originale. L'ho trovata una piacevolissima lettura.
fabrizio
ha scritto:
Voto:
inserito: 07.05.2016 14:55
Quando trovi un libro che non vedi l'ora di avere un'ora libera per continuare a leggerlo, vuol dire che è un libro ben scritto e con una buona storia. Complimenti! Ci sarà un seguito?
alessandra
ha scritto:
Voto:
inserito: 19.03.2016 22:57
Tantissimi complimenti-
Spystory originale, scorrevole, accattivante. Sfingi è in crescita esponenziale bravo davvero, la prova sta nel fatto che adesso non vedo l'ora che arrivi il prossimo.
carla
ha scritto:
Voto:
inserito: 11.12.2015 13:11
Complimenti all'Autore, una spy story veramente bella! Consigliato.
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