Duccio Emanuele Fumero
Titoli dell'autore
PECCATRICE SE NEPENTHA
Duccio Emanuele Fumero
formato:
![]() In un lussuoso appartamento del centro di Milano, in zona Brera, viene rinvenuto il cadavere di Giacomo Rambelli, editore che negli anni ’80 era un noto playboy della Milano da Bere. Lidia Finardi, giornalista del Corriere della Sera, si occupa del caso e chiede a Gabriele Donchi di darle una mano. I due si sono conosciuti in occasione di un’altra morte avvenuti anni prima e che avevano risolto assieme, e Gabriele accetta di indagare sul passato del playboy.
Fin da subito la coppia di investigatori, aiutata dagli amici di Gabriele, si rende conto che l’omicidio di Rambelli ricorda in maniera incredibile un altro fatto di cronaca nera avvenuto anni prima. L’omicidio di un altro playboy, Francesco D’Alessio, ucciso nel 1984 dalla modella americana Terry Broome. C’è un legame tra le due morti avvenute a quasi 40 anni di distanza? E se sì, quale? Terry Broome è tornata in Italia a uccidere, o c’è un imitatore? E la morte di Rambelli trova il suo movente in quello che accadde a Milano negli anni ’80? E i dubbi crescono. Fu davvero la modella a uccidere D’Alessio nel 1984 o fu il capro espiatorio di un complotto ben più grande di lei? Fu un omicidio dettato dalla cocaina e dalle continue molestie subite, o c’era un mandante dietro la morte dei due playboy?
Ancora una volta Gabriele Donchi viene trascinato in un mistero che lo porta dai giorni nostri a una delle pagine noir degli anni ’80 e, ancora una volta, si ritrova invischiato in un affare più grande di lui, tra vecchi marpioni della Milano da Bere, arrivisti socialisti e un connubio tra malaffare e politica che rischia di trascinarlo a fondo. Un’avventura dai sapori dei film dei fratelli Vanzina, che ci riporta in una Milano ormai scomparsa, tra yuppies, modelle, locali alla moda e playboy che puntano le loro prede nelle discoteche più in. E con un finale che riscrive una storia che sembrava chiusa da 40 anni.
€ 13,50
|
BIGLIETTO PER IL PURGATORIO
Duccio Emanuele Fumero
formato:
![]() Gabriele Donchi è un trentenne milanese senza molta voglia di lavorare. Fuori corso all’università, si dedica a lavoretti saltuari ma preferisce concentrarsi sulle serate in birreria e sulla caccia di ragazze. Una sera, proprio mentre è nella beerroom a divertirsi, è testimone del suicidio di un vecchio barbone, suo conoscente da anni. L’uomo, prima di morire, gli chiede un ultimo favore. Trovare sua figlia che non vede da anni e chiederle scusa.
Quella che sembra una richiesta strana, ma tutto sommato banale, si trasforma velocemente in qualcosa di ben diverso. Dopo aver trovato la ragazza, ormai diventata donna, infatti Gabriele si ritrova coinvolto in una ricerca sulla verità che ha portato l’anziano senzacasa ad abbandonare 25 anni prima la figlia e a diventare un alcolizzato. Una verità che affonda le radici negli anni di piombo, nelle stragi di Bologna e Ustica, nella collusione tra politica e giustizia. Gabriele, aiutato dai suoi vecchi amici Ghigo, Franco e Giulio, ma anche da Lidia, una giornalista del Corriere della Sera, si trova coinvolto suo malgrado in un’avventura politica, dove il passato ritorna pericolosamente d’attualità, con troppe persone che vogliono che quello che successe allora resti nel passato.
Gabriele, da sempre disinteressato di politica e storia, tra una birra e un’avventura sentimentale si trova a confrontarsi con vecchi fascisti, vecchi comunisti, ex agenti dei servizi deviati, contestatori degli anni ‘70 diventati famosi avvocati e due stragi che, nonostante le tante sentenze dei tribunali, sono ancora senza una risposta certa. La politica si mischia alla storia, la cronaca nera a quella politica, in un giallo ironico ed alcolico che passa dagli anni ’70 a oggi, portando Gabriele nei meandri della sua Milano alla ricerca di una verità che, forse, nessuno vuole venga svelata.
€ 13,50
|